Addio “Resto al Sud”, Benvenuto Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro Nord Italia
Con la pubblicazione della Circolare n. 37/2025 in Gazzetta Ufficiale il 1° ottobre , la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud) ha ufficializzato un momento di svolta: il 15 ottobre 2025 segnerà la chiusura definitiva dello sportello per l’accesso all’agevolazione “Resto al Sud”. Questo stop è dovuto principalmente all’esaurimento dei fondi originariamente stanziati per la misura, introdotta nel 2017 a supporto dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno.
L’Apertura delle Nuove Misure: “Resto al Sud 2.0” e “Autoimpiego Centro-Nord Italia”
Dalla medesima data del 15 ottobre 2025, si aprirà un nuovo sportello, operativo per la ricezione delle domande relative a due distinte misure di autoimprenditorialità, introdotte rispettivamente dagli articoli 17 e 18 del DL 60/2024 (“DL Coesione”):
- Resto al Sud 2.0: dedicata al Mezzogiorno.
- Autoimpiego Centro-Nord Italia: rivolta alle restanti regioni.
Queste nuove iniziative, attuate dal DM 11 luglio 2025 , rappresentano l’evoluzione della politica di sostegno, distinguendosi principalmente per la diversa destinazione geografica e per l’applicazione di importi maggiori a beneficio delle Regioni del Mezzogiorno.
Entrambi gli incentivi sono stati pensati per sostenere l’iniziativa economica dei giovani di età inferiore ai 35 anni. I destinatari devono rientrare, alternativamente, in una delle seguenti categorie:
- Inoccupati, inattivi o disoccupati: inclusi coloro che si trovano in condizione di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione, come definito dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027 (PNGDL).
- Disoccupati beneficiari del programma GOL: destinatari delle misure del programma di politica attiva “Garanzia di occupabilità dei lavoratori”.
Le agevolazioni sono concesse a supporto dell’avvio di attività di lavoro autonomo, attività imprenditoriali e libero-professionali. Le iniziative possono essere costituite in forma individuale o societaria (snc, sas, srl e cooperative) e comprendono anche quelle che prevedono l’iscrizione a ordini o collegi professionali, incluse le Società Tra Professionisti (STP).
Struttura degli Incentivi: Voucher e Contributi Differenziati
Il sostegno economico è concesso in regime de minimis e si articola in due modalità distinte, calibrate sulla tipologia e sulla dimensione dell’investimento.
Modalità A: Voucher per Investimenti di Avvio (100% Fondo Perduto)
L’incentivo si sostanzia nella concessione di un voucher a fondo perduto utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi. L’importo copre il 100% dell’investimento da realizzare, con limiti massimi che variano in base alla localizzazione e alla natura dell’investimento:
Questa misura è dedicata alle iniziative con sede operativa nelle seguenti regioni:
Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche.
- Limite Massimo Base: L’importo massimo del voucher a fondo perduto è fissato a € 30.000.
- Aumento per Innovazione e Sostenibilità: Questo limite viene elevato a € 40.000 nel caso in cui l’investimento riguardi l’acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici, digitali, o diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico
Modalità B: Contributo per Programmi di Spesa Maggiori
In alternativa al voucher, è possibile optare per un contributo a fondo perduto per programmi di spesa più consistenti, il cui valore non superi i 200.000 euro.
- Programmi fino a € 120.000: il contributo raggiunge il 65% dell’investimento (per il Centro-Nord) o il 75% per “Resto al Sud 2.0”.
- Programmi da € 120.000 a € 200.000: il contributo si attesta al 60% (Centro-Nord) o al 70% (Resto al Sud 2.0).
Le Voci di Spesa Ammissibili e Le Esclusioni Cruciali
Le spese che possono essere finanziate includono:
- Opere edili per ristrutturazione e manutenzione straordinaria.
- Macchinari, impianti, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica.
- Programmi informatici e di telecomunicazioni.
- Immobilizzazioni immateriali.
- Consulenze tecnico-specialistiche finalizzate a:
- Progettazione e sviluppo di soluzioni innovative.
- Realizzazione e testing di prototipi, modelli, stampi e matrici.
- Ottenimento di certificazioni ambientali e/o energetiche.
Sono tassativamente escluse le spese relative a consulenze per la predisposizione della domanda di agevolazione, nonché le consulenze legali, fiscali e tributarie.
Modalità e Tempistiche di Presentazione
Le domande di agevolazione dovranno essere compilate esclusivamente online, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito di Invitalia.
Nonostante l’apertura dello sportello per la ricezione delle domande sia fissata al 15 ottobre 2025, è importante sottolineare che l’art. 32 del DM 11 luglio 2025 demanda a un prossimo decreto direttoriale del Ministero del Lavoro il compito di fornire le istruzioni operative definitive, in merito a:
- Termini precisi di compilazione e invio delle domande.
- Schemi di domanda di accesso alle agevolazioni.
- Documentazione da allegare.
Il Nostro Supporto Professionale
Il complesso iter di accesso ai nuovi incentivi, le differenze negli importi e le precise limitazioni sulle spese ammissibili (in particolare l’esclusione delle consulenze fiscali e tributarie per la domanda ) rendono essenziale un’analisi professionale preventiva.
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